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La psicoterapia psicodinamica prevede un approccio al trattamento flessibile, che oscilla nell’ottica dell’intervento lungo un continuum alle cui estremità troviamo il polo della psicoterapia dinamica supportiva o di sostegno, ed all’altro il polo della psicoterapia dinamica espressiva.

Il continuum supportivo-espressivo prevede flessibilità nell’approccio al trattamento, in relazione a pazienti diversi, ma anche allo stesso paziente in momenti differenti. E’ importante sapere quando e come usare un approccio maggiormente espressivo e come e quando un approccio maggiormente supportivo; le scelte in tal senso saranno basate sulle caratteristiche e bisogni del singolo paziente e sul momento terapeutico.

Il polo supportivo del continuum ha obiettivi orientati al sostegno dell’Io: rinforzare le difese, favorire modalità di adattamento alla realtà più funzionali, diminuire il conflitto.

Il polo espressivo del continuum supportivo espressivo ha obiettivi specifici: raggiungimento dell’insight e della comprensione, analisi delle difese, analisi del transfert, rendere conscio l’inconscio.

 

Le due polarità del continuum non devono far pensare che ci sia una dicotomia netta tra le ottiche di intervento, infatti elementi supportivi ed espressivi si combinano in vari modi nei processi terapeutici. La psicoanalisi, posizionata sul versante massivamente espressivo del continuum, contiene elementi supportivi come il contenimento offerto dal setting e la collaborazione tra paziente e terapeuta; la psicoterapia di sostegno può a volte permettere il raggiungimento di insight e comprensione.

Una psicoterapia psicodinamica è caratterizzata da strategie di tipo supportivo durante le fasi iniziali, per poi orientarsi verso strategie di tipo espressivo, per poi, eventualmente tornare sul polo supportivo.

Tutte le terapie oscillano sempre tra le polarità. Nelle oscillazioni bisognerà tenere conto: 1) della fase del trattamento 2) del funzionamento psichico dell’analizzato (meno evoluto sarà, più il trattamento sarà orientato supportivamente) 3) Bisogni dell’analizzato, elicitati non soltanto dagli eventi di vita, ma anche dai contenuti portati in una singola seduta(esempio: un paziente porta un contenuto infantile traumatico a terapia avanzata).

 

Rispetto ai poli del continuum vengono formulate diverse tipologie di intervento.

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